Orbolandia - Presentiamo Giangi Bombatomica by Elena Brescacin

immagine dell’Associazione Culturale Dramabook


La redazione e lieta di condividere l’opera di Elena Brescacin Giangi Bombatomica: il super eroe diversamente in forma Il nome Giangi Bombatomica si ispira ad un personaggio nato, anzi morto, in una canzone di Elio e le storie tese intitolata Gimmi I. in cui i protagonisti sono morti innocenti per colpa del proprio cognome. In uno sceneggiato audio autoprodotto, l'associazione culturale Dramabooks - www.dramabooks.it - dà vita a un super eroe che porterà la giustizia in un mondo preso in ostaggio da bullismo e prevaricazione. La storia Diciotto anni appena compiuti, Gianluigi Bombelli fin da piccolo è stato soprannominato Giangi Bombatomica a causa del suo aspetto non propriamente in forma e, anziché offendersi, è fiero di questo appellativo e lo sfrutta per crearsi una nuova identità. Il giorno del suo compleanno, dopo essere stato pesantemente maltrattato dai genitori, deciderà di rifugiarsi a casa di un suo amico il quale, a causa di situazioni pericolose in cui è coinvolto, concede a Giangi l'ospitalità a patto che esca di casa il meno possibile. Trasformando questo pesante disagio in opportunità, Giangi Bombatomica diventerà un investigatore che, attraverso la rete Internet, combatterà l'odio e il bullismo digitale riuscendo nel tempo anche a conquistare l'amicizia e stima del commissario Piero Manganelli per il quale, pur senza averlo mai incontrato dal vivo, sarà una figura indispensabile nell'aiuto a smantellare una pericolosissima setta, ponendo fine ad un grosso giro di bullismo, droga, promiscuità e HIV sommerso. Nel corso della storia, il protagonista dovrà fare i conti con dei poteri da super eroe, acquisiti col tempo e che stupiranno chi gli ruoterà, virtualmente e realmente, intorno finché Giangi si guadagnerà da tutta la comunità il meritato rispetto. Questa iniziativa ha la finalità di portare la sensibilizzazione sui temi attuali, ad un livello diverso. Credendo che una storia di fantasia raccontata in modo leggero possa avere più effetto sui lettori, l'auspicio è quello di riuscire a coinvolgere più persone possibili nella lotta al bullismo, alla discriminazione, allo stigma verso le persone con malattie o disabilità, senza quell'atteggiamento da cattedra o convegno che spesso crea distanza anziché empatia, anche perché il progetto stesso è una dimostrazione concreta di inclusione sociale e utilizzo costruttivo delle nuove tecnologie: Elena Brescacin, inclusive designer della provincia di Treviso, collabora con Germano Carella e Giancarlo Picci, i quali vivono a Roma, attori professionisti diplomati all'accademia di arti drammatiche Pietro Scharoff, e con Francesco Vercillo, speaker radiofonico con lunga esperienza anche in rai, che vive in Calabria. Soggetto, sceneggiatura e montaggi audio sono portati avanti da un ottimo lavoro di squadra tra persone con e senza disabilità visiva, in piena sinergia. La storia viene pubblicata sul sito DramaBooks - www.dramabooks.it/dramafiction/bombatomica - seguendo il format dello sceneggiato audio: i dialoghi tra i personaggi sono interpretati dagli attori, mentre la voce narrante, che descrive le azioni dove non ci sono immagini sul modello delle audiodescrizioni per non vedenti, è quella dello speaker radiofonico Francesco Vercillo, il quale ha mostrato da subito interesse nel progetto e manifesta una grande empatia nel raccontare le azioni come se le stesse vivendo in prima persona.
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